6 Ottobre 2024

Minaccia di commissariamento ?


La sanità in Sardegna è in una situazione critica. La presidente della Regione, Alessandra Todde, ha recentemente evidenziato gravi problemi, tra cui la mancata presentazione dei bilanci delle ASL sarde da due anni. Questo ha portato il Ministero dell’Economia e delle Finanze a considerare un possibile commissariamento della sanità regionale. “Non solo da anni la Regione non invia i dati sul sistema sanitario sardo ad Agenas, ma oggi nell’interlocuzione con il ministero dell’Economia e delle Finanze è emerso che da due anni non abbiamo la disponibilità dei bilanci di nessuna delle ASL, un profilo grave, sottolineato con forza dal ministero”, ha dichiarato la presidente Todde al termine di un vertice di maggioranza convocato in Consiglio regionale alla vigilia della seduta con il dibattito sulle dichiarazioni programmatiche.

Ma cos’ è il commissariamento?

Il commissariamento è un provvedimento straordinario adottato quando un ente, un’azienda o un’istituzione si trova in una situazione di grave crisi finanziaria, amministrativa o gestionale. In pratica, la gestione ordinaria viene sostituita da un commissario nominato da un’autorità competente, come un tribunale o un ente governativo. Il commissario ha il compito di risolvere le criticità esistenti e di adottare le misure necessarie per riportare l’ente o l’azienda alla stabilità. Questo può includere la ristrutturazione del debito, la riduzione dei costi, la vendita di attività non essenziali o la ricerca di nuovi investitori. Durante il periodo di commissariamento, il commissario ha il controllo totale delle operazioni e può prendere decisioni in autonomia. Il commissariamento è una misura temporanea, finalizzata a risolvere i problemi e a ristabilire l’ordine e la stabilità necessari per il funzionamento dell’ente o dell’azienda.

Commissariamento

Secondo un rapporto della Fondazione Gimbe, la Sardegna ha accumulato un saldo negativo di quasi 865 milioni di euro a causa della mobilità sanitaria, con molti residenti che scelgono di curarsi fuori regione. Inoltre, la regione è al quart’ultimo posto in Italia per efficienza e dotazione in ambito sanitario, con una carenza significativa di medici e infermieri. La giunta regionale ha proposto una mini-riforma per cercare di migliorare la situazione, puntando sul potenziamento del ruolo dell’Ares e il commissariamento delle ASL, AOU e Areus. Tuttavia, la strada per risolvere questi problemi sembra ancora lunga e complessa.

La presidente Todde ha informato gli alleati sugli esiti delle interlocuzioni con il ministero che ha paventato anche una sorta di “commissariamento della sanità sarda”. “Abbiamo cercato di capire come affrontare la situazione disastrosa che stiamo ereditando – ha sottolineato Todde ai giornalisti -, non soltanto legata alla mancata presentazione dei bilanci di tutte le ASL sarde, che ci mette chiaramente in una situazione di fragilità nei confronti del MEF e del Governo, ma soprattutto anche per cercare di capire come dare delle risposte ai tanti cittadini che in questo momento le chiedono”.


Polemiche e Domande:

  1. Perché la Regione non ha inviato i dati sul sistema sanitario ad Agenas per anni? Questa mancanza di trasparenza e di comunicazione con le autorità centrali è inaccettabile e ha contribuito alla crisi attuale.
  2. Come è possibile che i bilanci delle ASL non siano stati presentati per due anni? Questo solleva seri dubbi sulla gestione amministrativa e finanziaria della sanità sarda. Chi è responsabile di questa negligenza?
  3. Il commissariamento è davvero la soluzione migliore? Sebbene possa portare a una gestione più rigorosa e a misure correttive, c’è il rischio che possa anche rallentare ulteriormente i processi decisionali e operativi.
  4. Quali sono le misure concrete che la giunta regionale intende adottare per risolvere la carenza di personale medico e infermieristico? Senza un piano chiaro e dettagliato, è difficile immaginare come si possa migliorare la situazione.
  5. Come si intende affrontare il problema della mobilità sanitaria? La fuga di pazienti verso altre regioni non solo rappresenta un costo enorme, ma è anche un segnale di sfiducia nei confronti del sistema sanitario locale.
  6. Gli investimenti in nuove tecnologie e telemedicina saranno sufficienti a colmare le lacune attuali? Sebbene siano passi nella giusta direzione, è necessario un approccio integrato che includa anche il miglioramento delle infrastrutture e delle condizioni di lavoro per il personale sanitario.

Queste domande e polemiche riflettono le preoccupazioni di molti cittadini sardi che si trovano a dover affrontare una sanità in crisi. La trasparenza, la responsabilità e l’efficienza devono essere al centro delle azioni future per garantire un sistema sanitario adeguato e funzionante.

Se hai altre domande o vuoi ulteriori dettagli, fammi sapere nei commenti!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.