I Livelli essenziali di assistenza sanitaria (Lea)
I Livelli essenziali di assistenza sanitaria (Lea) sono le prestazioni e i servizi che il Servizio sanitario nazionale è tenuto a garantire a tutti i cittadini, gratuitamente o dietro pagamento di un ticket. I Lea sono stati definiti con il Decreto del presidente del Consiglio dei ministri del 29 novembre 2001 “Definizione dei Livelli essenziali di assistenza” (pdf 7 kb), entrato in vigore il 23 febbraio 2002.
I Lea sono organizzati in tre settori:
- prevenzione collettiva e sanità pubblica
- assistenza distrettuale
- assistenza ospedaliera.
Oltre alle prestazioni incluse nei Lea, è previsto che le singole Regioni possano stabilire ulteriori prestazioni da erogare con stanziamenti propri.
Aprile 2008: i nuovi Lea
In base all’Intesa Stato-Regioni del 5 ottobre 2006 “Patto sulla salute”, e alla Legge 296 del 27 dicembre 2006, i Lea sono stati ridefiniti con il Decreto del presidente del Consiglio dei ministri del 23 aprile 2008 (pdf 100 kb), che sostituisce integralmente il Decreto del 2001. Il nuovo Decreto ha revisionato le prestazioni, arrivando a un totale di oltre 5700 tipologie di prestazioni e servizi per la prevenzione, la cura e la riabilitazione.
I commenti degli operatori
Le novità dei nuovi Lea sono sia nel merito delle singole prestazioni, sia nell’impostazione generale. I commenti degli operatori di sanità pubblica, a livello locale e nazionale, spiegano quali sono i principali cambiamenti nelle diverse aree, quali le motivazioni che stanno dietro queste scelte e cosa si potrebbe ancora migliorare.
Le novità nelle varie aree
Le novità introdotte, fra cui l’aggiornamento degli elenchi delle malattie rare e croniche per cui sono previste un’assistenza specifica e l’esenzione dal ticket, riguardano tutti e tre i settori in cui sono organizzati i Lea.
Nell’ambito dell’assistenza ospedaliera, le principali novità sono l’incentivazione dell’analgesia epidurale nel corso del travaglio e del parto naturale e l’inclusione della diagnosi neonatale della sordità congenita e della cataratta congenita. Inoltre vengono aumentati da 43 a 108 gli interventi ospedalieri da effettuare preferibilmente in regime di day hospital anziché in ricovero ordinario.
Per quanto riguarda la prevenzione collettiva e la sanità pubblica, la novità più rilevante è l’introduzione della vaccinazione anti papilloma virus umano (Hpv), il virus responsabile del cancro alla cervice uterina, per tutte le ragazze tra l’undicesimo e il dodicesimo anno di età (circa 280 mila ogni anno).
Fra le novità relative all’assistenza distrettuale, infine, ci sono l’introduzione di diverse prestazioni per la diagnosi o il monitoraggio di malattie rare, una nuova definizione delle visite specialistiche definite per ciascuna branca, l’introduzione di nuovi ausili informatici per i portatori di gravi disabilità e una nuova articolazione per le cure domiciliari e l’assistenza distrettuale semiresidenziale e residenziale
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