L’operatore socio sanitario è anche lui responsabile dello smaltimento del rifiuti.
Usando i dispositivi di protezione individuale, spetta anche a lui questa responsabilità.
L’ospedale, così come ogni altra realtà aziendale produttiva, dà origine ad una notevole quantità di rifiuti. Il problema relativo al loro smaltimento è piuttosto complesso e riguarda tutti gli operatori sanitari.
Le fasi di gestione dei rifiuti ed in particolare quella di raccolta dei rifiuti possono, infatti, comportare dei rischi per la salute degli operatori stessi
RIFERIMENTI LEGISLATIVI
La gestione dei rifiuti in ospedale viene normata dal DPR 254/2003 (G.U. 211/2003), indirizzato principalmente alle Strutture Sanitarie, che rappresenta il Regolamento attuativo del Decreto Legislativo 22/1997
DPR 15 LUGLIO 2003, N. 254
• rifiuti sanitari non pericolosi;
• rifiuti sanitari assimilati ai rifiuti urbani;
• rifiuti sanitari pericolosi non a rischio infettivo;
• rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo;
• rifiuti sanitari che richiedono particolari modalità di smaltimento;
• rifiuti da esumazioni e da estumulazioni, nonchè i rifiuti derivanti da altre attività cimiteriali.
• rifiuti speciali, prodotti al di fuori delle strutture sanitarie, che come rischio risultano analoghi ai rifiuti pericolosi a rischio infettivo.
INDICAZIONI
• diminuire la pericolosità
• favorire il reimpiego, il riciclaggio e il recupero dei rifiuti
• ottimizzarne la raccolta, il trasporto e lo smaltimento
•minimizzare il contatto di materiali non infetti con potenziali fonti infettive e ridurre la produzione di rifiuti a rischio infettivo
I rifiuti sanitari si suddividono in 4 tipologie:
- rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo
- rifiuti sanitari pericolosi non a rischio infettivo
- rifiuti sanitari non pericolosi
- rifiuti sanitari che richiedono particolari sistemi di gestione.
RIFIUTI SANITARI PERICOLOSI
A RISCHIO INFETTIVO
- rifiuti che provengono da ambienti di isolamento infettivo con rischio trasmissione infezione e da ambienti dove hanno soggiornato persone con malattie infettive;
- tutti i rifiuti che sono contaminati da sangue visibile, liquidi corporei provenienti da pazienti con malattie infettive trasmissibili attraverso secrezioni;
- rifiuti contenenti liquido seminale, secrezioni vaginali, liquido cerebro-spinale, pleurico, sinoviale, amniotico, peritoneale, pericardico.
RIFIUTI SANITARI PERICOLOSI
NON A RISCHIO INFETTIVO
rifiuti provenienti da laboratorio analisi, radiologico (solventi, reagenti, oli, mercurio, amianto, lampade fluorescenti, batterie)
RIFIUTI SANITARI NON PERICOLOSI
tutti i rifiuti assimilabili agli urbani (pasti non provenienti da reparti infettivi, vetro, carta, plastica, metalli, imballaggi, giardinaggio, gessi, assorbenti, pannolini e pannoloni).
RIFIUTI SANITARI CHE RICHIEDONO
PARTICOLARI SISTEMI DI GESTIONE
- farmaci scaduti o inutilizzabili di qualsiasi tipo;
- organi e parti anatomiche non riconoscibili.
L’OSS E LA RACCOLTA DEI RIFIUTI
La normativa vigente impone che i contenitori usati per la raccolta devono avere dei requisiti ben precisi e devono avere un’etichettatura.
Questi devono essere:
- resistenti
- chiudibili
- inalterabili nel tempo se usati per sostanze pericolose
- con margine di riempimento se usati per liquidi.
Ogni contenitore deve avere una marcatura riguardante:
- anno di costruzione,
- numero identificativo,
- autorizzazione e classe di pericolosità per la quale può essere usato
L’OSS E L’ETICHETTATURA
L’OSS deve accertarsi che su ogni contenitore vi sia apposta e ben visibile l’etichetta fissa con specificato:
- tipo di rifiuto
- reparto di provenienza
- data di confezionamento/smaltimento
- firma dell’operatore che chiude il contenitore.
I CONTENITORI PER RIFIUTI SANITARI PERICOLOSI DEVONO AVERE UN’ETICHETTA CON LA LETTERA “R” SU SFONDO GIALLO E UN’ETICHETTA CHE INDICA LA CLASSE DI PERICOLOSITA’ (es. tossico, infettivo, ecc.)
I contenitori per “rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo” devono avere:
- sacco interno con fascette in plastica per chiuderlo;
- contenitore rigido esterno.
Nel caso di aghi e taglienti (bisturi, aghi, lame, rasoi, ecc) si deve utilizzare il contenitore specifico apposito. Una volta pieno, inserire il coperchio di sicurezza a chiusura ermetica ed eliminare lo stesso nel contenitore grande per rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo.
I contenitori per “i rifiuti sanitari pericolosi non a rischio infettivo” devono avere:
- imboccatura larga per favorire il travaso;
- materiale plastico non riutilizzabile;
- chiusura ermetica.
I contenitori per rifiuti sanitari non pericolosi assimilabili agli urbani devono: essere di dimensioni adeguate alla quantità di rifiuti da smaltire.
I contenitori per i “rifiuti sanitari che richiedono particolari sistemi di gestione” devono:
- essere rigidi e riutilizzabili;
- essere restituiti dopo l’uso al Servizio di Farmacia
Per il trasporto dei rifiuti si possono usare carrelli appositi (resistenti, con fissaggio per i contenitori e chiusi).
I locali per la raccolta e il deposito temporaneo possono essere all’esterno ben individuabili da segnaletica e con accesso riservato agli operatori della ditta per il ritiro.
I locali devono essere illuminati, avere contenitori per raccolta differenziata, avere materiali di
pulizia e assorbimento in caso di versamento accidentale di liquidi, avere docce di emergenza e segnaletica che ricordi l’uso dei DPI.
L’OSS E I DPI NELLA GESTIONE DEI RIFIUTI
Tra le precauzioni che deve adottare l’OSS nella gestione dei rifiuti c’è l’uso dei Dispositivi di
Protezione Individuale durante lo svolgimento delle varie fasi di smaltimento.
I principali DPI da usati sono:
- guanti (del materiale adeguato al tipo di rischio)
- divisa e/o tuta
- occhiali o maschera protettiva
- scarpe antinfortunistica
Questi DPI devono essere indossati dall’operatore durante la manipolazione di materiali pericolosi a
rischio infettivo, sia solidi che liquidi, nei locali di stoccaggio temporaneo di questi materiali.
L’OSS E LA MODULISTICA PER I RIFIUTI
Tra gli adempimenti che le strutture sanitarie devono rispettare e che l’operatore socio sanitario deve conoscere ci sono:
- tenuta registro carico/scarico (data emissione, numero progressivo, luogo, quantità, trasportatore, ecc);
- compilazione formulario rifiuti (dati produttore e destinatario, dati rifiuti e tipo di trasporto);
- dichiarazione annuale sulle quantità di rifiuti prodotti.