3 Maggio 2024
ipossiemia Diminuzione della pressione parziale di ossigeno nel sangue, per aria ambientale scarsamente ossigenata o condizioni patologiche che ostacolano la normale diffusione dell’ossigeno dagli alveoli polmonari al sangue.

Ipossiemia

Ipossiemia diminuzione della pressione parziale di ossigeno nel sangue, per aria ambientale scarsamente ossigenata o condizioni patologiche che ostacolano la normale diffusione dell’ossigeno dagli alveoli polmonari al sangue.

Sintomi dell’ipossiemia

L’ipossia si manifesta con pallore della pelle e delle mucose – ovvero, cianosi – dispnea, iperventilazione e stato confusionale. L’ipossia può, a sua volta, essere sintomo di diverse malattie e disturbi.

ipossiemia insorge quando gli scambi gassosi tra sangue e atmosfera sono ridotti o, peggio ancora, impossibili. Le condizioni a causa delle quali può verificarsi questo scambio deficitario sono:

  • Un’ostruzione a livello delle vie aeree che conducono l’aria inspirata agli alveoli polmonari. A ostruire il passaggio d’aria, possono essere, per esempio, il muco in eccesso prodotto da gravi attacchi di asma oppure la presenza di un corpo estraneo inalato per sbaglio.
  • ARDS, o sindrome da distress respiratorio acuto. È una grave malattia dei polmoni, determinata da un danno dei capillari alveolari (cioè i vasi sanguigni degli alveoli); questi, una volta danneggiati, non vengono più adeguatamente raggiunti dal sangue da ossigenare. Le principali cause di ARDS sono: sepsi, un forte trauma al torace, l’inalazione di sostanze nocive e una polmonite grave.
  • Alcuni farmaci che deprimono l’attività dei centri respiratori. Esempi classici di tali medicinali sono i narcotici (come la morfina) e gli anestetici (come il propofol).
  • Difetti cardiaci congeniti. Si tratta di patologie del cuore, presenti fin dalla nascita, come per esempio il cosiddetto difetto interatriale o il cosiddetto difetto interventricolare.
  • BPCO, o broncopneumopatia cronica ostruttiva. È una malattia dei bronchi e dei polmoni, a causa della quale si verifica una ridotta funzionalità polmonare.
  • Enfisema polmonare. È una malattia dei polmoni, dovuta a un’alterazione anatomica degli alveoli. L’enfisema polmonare è considerato, per certi aspetti, una forma di broncopneumopatia cronica ostruttiva, ma, date alcune caratteristiche che lo contraddistinguono, viene spesso trattato a parte.
  • Mal di montagna. I pericolosi effetti delle altitudini elevate cominciano a comparire attorno ai 2.500 metri. A questa altitudine, infatti, a causa della bassa pressione atmosferica (attenzione: la pressione, non la presenza di ossigeno!), gli scambi gassosi tra sangue e atmosfera sono ridotti.
  • Malattia polmonare interstiziale. Si riferisce a uno stato morboso del polmone, in cui il tessuto polmonare è sostituito da tessuto cicatriziale. La presenza di tessuto cicatriziale impedisce la normale respirazione, quindi anche l’ossigenazione del sangue.
  • Polmonite. È il termine medico usato per indicare l’infiammazione dei polmoni. Essa ha, di solito, un’origine batterica (Streptococcus pneumoniae, Staphylococcus aureus o Mycoplasma pneumoniae) o virale (virus influenzale, Adenovirus o Herpes simplex), ma può essere provocata anche da alcuni funghi (Pneumocystis jirovecii).
  • Un pneumotorace. È l’espressione di un’infiltrazione anomala di aria all’interno della cavità pleurica che si trova tutt’attorno al polmone. Il polmone diventa più piccolo (collasso) e il paziente fatica a respirare.
  • Edema polmonare. È una condizione patologica assai grave, dovuta al fatto che i bronchioli e gli alveoli si riempiono di liquido. Tale liquido proviene dai capillari alveolari ed è l’elemento responsabile dei mancati scambi gassosi.
  • Embolia polmonare. È una circostanza altamente pericolosa, caratterizzata dalla presenza, nei vasi arteriosi diretti al polmone, di un coagulo di sangue, chiamato anche embolo. Un embolo ostacola il flusso sanguigno diretto agli alveoli, riducendo così la quota di sangue che viene ossigenata.
  • Fibrosi polmonare. È dovuta alla formazione, al posto del normale tessuto polmonare, di tessuto cicatriziale-fibrotico, il quale comprime i polmoni, riducendo la funzionalità degli alveoli.
  • Apnea notturna. È una malattia del sonno, per cui chi ne soffre interrompe momentaneamente la respirazione mentre sta dormendo.

 

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