8 Maggio 2024

Piaghe da decubito (ulcere da pressione)PIAGHE DA DECUBITO UNIVERSOSS

Le piaghe da decubito sono lesioni della cute che si formano nei soggetti che rimangono a letto (o in carrozzina) senza possibilità di cambiare posizione con regolarità (ogni 2-3 ore). Si tratta di una situazione tipica degli anziani non autosufficienti con malattie croniche. Se il paziente non cambia posizione ogni due ore accade che le parti del corpo che poggiano più pesantemente sul materasso (glutei, gomiti, talloni etc) o sul cuscino (nuca, parte alta della schiena) vanno incontro alla formazione di piaghe (figura 1). La stessa cosa si verifica se il paziente è seduto per molte ore sulla sedia a rotelle.

CLASSIFICAZIONE TOPOGRAFICA PER LA PREVENZIONE DELLE PIAGHE DA DECUBITO

PIAGHE DA DECUBITO UNIVERSOSS

Esiste una precisa correlazione tra la posizione assunta dal paziente e le sedi anatomiche delle lesioni ulcerative:

Posizione supina: regione sacrale, apofisi spinose vertebrali, spina della scapola, nuca e talloni.
Posizione laterale: regione trocanterica, cresta iliaca, malleoli, bordo esterno del piede, ginocchio, spalla, gomito, padiglione auricolare.
Posizione prona: zigomo, regione temporale, padiglione auricolare, arcate costali, spina iliaca anterosuperiore.

Posizione seduta: gomito, coccige, regione ischiatica, aree compresse dai bordi della sedia, da ciambelle, cuscini.

Si individuano quindi delle zone anatomiche ben precise ove si determineranno con più probabilità le lesioni da decubito.

La classificazione topografica è importante dal punto di vista riabilitativo.

La formazione di un decubito, in qualsiasi parte del corpo, ci informa che esiste un rapporto pressione/tempo che và ridotto attraverso un’ azione riabilitativa e cambi di posizione indicati da personale competente.

CLASSIFICAZIONE IN STADI DELLE PIAGHE DA DECUBITO

CLASSIFICAZIONE sec. SHEA

STADIO: infiammazione e distruzione dell’epidermide;
STADIO: distruzione del derma;
STADIO: distruzione del sottocute e del pannicolo adiposo;
STADIO: necrosi dei muscoli, del periostio ed eventualmente dell’osso.
CLASSIFICAZIONE sec. AMERICAN GERIATRIC SOCIETYPIAGHE DA DECUBITO. UNIVERSOSS

Grado 1:

Area di eritema ben definita con indurimento cutaneo, generalmente associata ad aumentato calore al termotatto. Può anche esserevi una limitata lesione dell’epidermide, simile ad un’ abrasione, ma il derma non è interessato. Se adeguatamente trattata, può guarire in 5 – 10 giorni.

Grado 2:

E’ una lesione a tutto spessore che si estende fino al grasso sottocutaneo, ben delineata, con un’area di indurimento circostante, eritematosa, calda ed edematosa. Il tessuto è danneggiato ma non necrotico e non è necessario eseguire un curettage. Le modificazioni della postura, il miglioramento della per fusione locale, la correzione dell’eventuale ipoalbuminemia ed una adeguata terapia intensiva possono portare alla risoluzione della lesione.

Grado 3:

La lesione si estende oltre il grasso sottocutaneo fino alla fascia muscolare con necrosi del tessuto circostante e margini sottominati. Il muscolo è irritato e può presentare fenomeni di spasticità e/o contrattura. Questa lesione indica una diminuita omeostasi dell’organismo con incapacità di riparazione locale. E’ necessario verificare l’esistenza di complicanze infettive periostiali od ossee: Può guarire solo per seconda intenzione.

Grado 4:

Lesione estese oltre il muscolo fino all’osso, con pericolo di osteomielite e/o fino agli PIAGHE DA DECUBITO . UNIVERSOSSorgani viscerali: In genere si associa a contratture articolari. E’ necessario intervenire chirurgicamente con rimozione del materiale necrotico, lavaggio, drenaggio ed eventuale sutura o plastica.

Lesione chiusa:

Area di tessuto colliquato subepidermica, con una piccola lesione superficiale, apparentemente di scarso significato clinico. E’ necessario eseguire un’indagine radiologica ed ecografia per una corretta valutazione dell’estensione e dei rapporti con gli altri tessuti,per il pericolo di infezioni sistemiche

CLASSIFICAZIONE sec. NATIONAL PRESSURE ULCER ADVISORY PANEL ( N.P.U.A.P. )

Grado 1:

Eritema non riducibile con cute integra, considerata quale lesione che precede l’ulcera cutanea

Grado 2:
Perdita parziale di sostanza a carico della cute che interessa l’epidermide e/o il derma. L’ulcera è superficiale e si presenta,clinicamente, come abrasione, vescicola o cavità superficiale .

Grado 3:
Perdita di sostanza cutanea a tutto spessore con danno/necrosi del tessuto sottocutaneo che può estendersi fino alla fascia sottostante, ma senza superarla. Clinicamente l’ulcera si presenta come una cavità profonda, con o senza margini sottominati

Grado 4:
Perdita cutanea a tutto spessore con vasta distruzione, necrosi tissutale o con danno esteso al muscolo,all’osso o ad altre strutture sottostanti come tendini o capsule articolari.

Quest’ultima classificazione, proposta dal National Presure Ulcer Advisory Panel, è quella adottata dall’ AHCPR .

CLASSIFICAZIONE IN STATO DELLA PIAGA DA DECUBITO

La lesione può presentarsi in uno o più dei seguenti stati:

  • Necrotica
  • Colloquiata
  • Infetta
  • Fibrinosa
  • Fibrino-membranosa
  • Detersa
  • Tessuto di granulazione
  • Odore

La lesione può essere

  • Poco Essudante, Essudante,
  • Molto Essudante e
  • può presentarsi Sottominata
  • e/o con Tramiti Fistolosi.

Nella scala di Sessing sono presi in considerazione parametri quali il fondo e il bordo della lesione cutanea,la presenza di essudato e il suo odore, l’ escara necrotica.

SCALA DI SESSING

Cute normale ma a rischio.
Cute integra , ma iperpigmentata ed iperemia.
Fondo e bordo dell’ulcera granuleggianti con presenza di modesto essudato.
Tessuto di granulazione presente in limitata quantità, presenza di tessuto necrotico in zone limitate, essudato in quantità moderate.
Escara necrotica, essudato abbondante e maleodorante, bordi ischemici .
Essudato purulento, intenso odore, tessuto necrotico, sepsi.

CLASSIFICAZIONE IN STADI E STATO E PER IMMAGINI

<< Lesione in sede sacrale al IV stadio in fase necrotica
<< Lesione sacrale al IV stadio in fase di iniziale colliquazione

< < Le sione sacrale al IV stadio con massivo indulto fibro-membranoso con zone di colliquazione

<< Lesione in sede trocanterica al III stadio detersa e in fase di ranulazione – sottominata

<< Lesione in sede sacrale composta da una zona esterna al II stadio e una zona centrale al III stadio con tramite fistoloso

<< Lesione in sede sacrale con zona esterna al I stadio , mentre la zona centrale è al II stadio e presenta alcune aree di necrosi
<< Lesione in sede sacrale al IV stadio – detersa
<< Lesione in sede sacrale al III stadio con tessuto di granulazione

<< Lesione con contaminazione batterica di grado elevato, in sede trocanterica al IV stadio con tramite fistoloso e presenza di abbondante materiale purulento
GUERRA ALLE PIAGHE DA DECUBITO

Il Nemico

Le piaghe da decubito sono lesioni del corpo anche molto profonde ed estese che possono essere causa di morte.

Si manifestano nei punti di appoggio (natiche, talloni, gomiti, fianchi, ecc.) delle persone costrette a letto a causa della malattia e non adeguatamente curate.

Una carente igiene della persona malata (specie se incontinente), la mancata o insufficiente mobilizzazione e la malnutrizione sono le principali cause che provocano le piaghe da decubito.

La difesa

Salvo i casi particolari di malati con condizioni di salute gravemente compromesse, le piaghe da decubito si possono e si devono prevenire.

Quando si manifestano devono essere curate da personale medico-infermieristico, trattandosi di una patologia acuta.

I pazienti con piaghe da decubito non possono essere dimessi dagli ospedali o dalle case di cura private, salvo diversa decisione del paziente stesso e/o dei suoi familiari.

I volontari

La campagna “Guerra alle piaghe da decubito” é indetta dal CSA – Comitato per la difesa dei diritti degli assistiti, gruppo di volontariato che opera ininterrottamente dal 197O per tutelare le persone non in grado di autodifendersi.

Le strategie

Scopo della campagna é la promozione del massimo miglioramento possibile della qualità della vita degli anziani malati cronici non autosufficienti e delle altre persone (adulti e giovani) ricoverate in ospedale o in case di cura private o in istituti di assistenza/beneficienza.

Le segnalazioni riguardanti la mancata prevenzione delle piaghe da decubito e le cure inadeguate vanno inviate per iscritto al:

CSA-Comitato per la difesa dei diritti degli assistiti,

Via Artisti 36, 1O124 TORINO

tel.n° O11/812.23.27 – 812.44.69 (si riceve solo su appuntamento)

fax: 011/812.25.95.

Ricevute le segnalazioni, il Comitato, garantendo l’assoluta riservatezza, provvederà a trasmetterle alle Autorità competenti e a seguirne gli sviluppi.

Ricordiamo che il CSA-Comitato per la difesa dei diritti degli assistiti, fornisce consulenza gratuita sulle leggi che garantiscono agli anziani e adulti cronici non autosufficienti il diritto alle cure sanitarie, comprese – occorrendo – quelle ospedaliere.

PIAGHE DA DECUBITO: UNA MALATTIA POCO CONOSCIUTA

 

Quando ci si ammala gravemente e si è costretti a stare a letto per lunghi periodi spesso, nei punti di appoggio (talloni, sacro, gomiti, fianchi) si formano le cosiddette piaghe da decubito, patologia spesso trascurata dai medici e dagli infermieri forse perché considerata poco interessante, impegnativa e poco piacevole da curare.

E’ facile osservare come, soprattutto in alcuni reparti ospedalieri di medicina e ortopedia, a causa dell’alto numero delle persone allettate, sia frequente l’insorgenza di queste piaghe a volte anche in forma gravissima, con lesioni che possono portare al decesso del paziente.

Una patologia, quindi importante per le conseguenze, spesso trascurata e mal curata. Ma è proprio così inevitabile contrarre queste piaghe?

In caso di allettamento in realtà, molto si può fare per prevenirne l’insorgenza attraverso la mobilizzazione del paziente (ogni tre ore) una nutrizione adeguata, l’applicazione di presidi antidecubito (materassini, velli, ciambelle ecc.) il massaggio e la strofinamento delle parti a rischio con appositi preparati.

Tutte queste precauzioni il più delle volte mancano completamente e, una volta che la piaga si è formata, in pochi giorni, se non curata adeguatamente, può assumere dimensioni e gravità notevoli e richiedere molto tempo e cure costose per guarire completamente. Inoltre spesso gli ospedali o le cliniche private dimettono i pazienti con piaghe costringendo i parenti a farsi carico della loro cura che però deve essere effettuata da personale medico infermieristico. La presenza di piaghe da decubito è motivo sufficiente per rifiutare la dimissione del paziente.

1 thought on “Piaghe da decubito

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