Sintomi del disturbo d’ansia generalizzata
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Palpitazioni o battito cardiaco accelerato;
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sudorazione;
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tremore o agitazione;
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secchezza delle fauci (non dovuta a farmaci o disidratazione)
Sintomi che interessano torace e addome
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Difficoltà a respirare;
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sensazione di soffocamento;
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dolore o fastidio al torace;
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nausea o dolore addominale (come agitazione allo stomaco).
Sintomi che coinvolgono lo stato mentale
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Sensazione di vertigini,
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instabilità,
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svenimento o stordimento;
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la sensazione di perdere il controllo, di “impazzire” o di svenire;
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paura di morire.
Sintomi generalizzati
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Vampate di calore o brividi di freddo;
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sensazioni di intorpidimento o formicolio;
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tensione muscolare o dolori e dolori;
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irrequietezza e incapacità di rilassarsi;
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sentirsi tesi, nervosi o mentalmente tesi;
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una sensazione di nodo alla gola o difficoltà a deglutire
Altri sintomi non specifici
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Risposta esagerata a piccole sorprese o sorpresa;
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difficoltà di concentrazione o “mancanza di vuoto” a causa della preoccupazione o dell’ansia;
irritabilità persistente; difficoltà ad addormentarsi a causa della preoccupazione
Inoltre sono presenti almeno tre dei seguenti sintomi:
- sentirsi irrequieti, agitati o coi nervi a fior di pelle
- sentirsi stanchi facilmente
- difficoltà a concentrarsi o vuoti di memoria
- irritabilità
- tensione muscolare
- disturbi del sonno (difficoltà ad addormentarsi o stare addormentati, o un sonno disturbato)
In genere il disturbo d’ansia generalizzata si trova in concordanza con altri disturbi psichiatrici. E’ frequente infatti riscontrare una correlazione tra GAD e depressione, oppure tra GAD e disturbo d’attacchi di panico o altri disturbi d’ansia o dell’umore.
Disturbo d’ansia generalizzata Ansia generalizzata e persistente, che non insorge esclusivamente, né in maniera predominante, in alcuna circostanza ambientale (è, in altri termini, “liberamente fluttuante”). I sintomi predominanti sono variabili, ma comprendono il sentirsi continuamente nervoso, il tremore, la tensione muscolare, la sudorazione, la sensazione di testa vuota, le palpitazioni, i capogiri e il malessere epigastrico. Sono spesso espresse paure che il soggetto o un suo familiare possa tra breve ammalarsi o avere un incidente. Nevrosi d’ansia Reazione d’ansia Stato ansioso Esclude: nevrastenia
Quale trattamento è più efficace?
TRATTAMENTO FARMACOLOGICO
La terapia farmacologica è stata basata per molto tempo sulle benzodiazepine (farmaci ansiolitici), che contribuiscono a ridurre le manifestazioni fisiologiche ma agiscono in minor misura sugli aspetti cognitivi. Molti studi di confronto tra terapia con ansiolitici e con antidepressivi, hanno evidenziato: che gli antidepressivi al contrario dei farmaci ansiolitici, hanno una maggiore efficacia.
Tuttavia altri studi sulla terapia combinata non danno alcuna rilevanza alla terapia farmacologica. La terapia più efficace risulta un trattamento integrato (terapia cognitivo-comportamentale più terapia farmacologica).
Tuttavia la terapia farmacologica è consigliabile solo nella prima fase della psicoterapia e solo in presenza sintomi depressivi tali da interferire con lo svolgimento della psicoterapia.
Trattamento PSICOLOGICO – PSICOTERAPICO
L’intervento psicologico si avvale delle seguenti terapie:
- Terapia cognitiva (il terapeuta invita il paziente a reinterpretare le idee, le convinzioni e le aspettative irrealistiche;
- Terapia di rilassamento (poiché molti pazienti lamentano alti livelli di tensione muscolare, questo può rappresentare un’abilità in grado di aiutare il paziente a tenere sotto controllo i sintomi somatici);
- Esposizione graduale (intervento comportamentale). Molti pazienti con questo disturbo possono presentare degli evitamenti fobici di alcune situazioni al fine di ricercare un sollievo immediato dai sintomi dell’ansia o del disagio esperito; in conclusione questi tipi di comportamenti devono essere affrontati attraverso un’esposizione graduale e la prevenzione della risposta.
- Problem-solving (Ladouceur et al., 1998, hanno evidenziato che i soggetti con DAG hanno scarse capacità di coping nell’affrontare le situazioni problematiche, più che una carenza di abilità nel risolverle).
LETTURE CONSIGLIATE
– “Disturbo d‘ansia generalizzato. Manuale per chi soffre del disturbo”: P. Morosini, D. Leveni, D. Piacentini – 2004.
– “A quale timidezza appartieni? Comprendere e prevenire le varie …”: Pietro Grimaldi – 2008.
– “L’ansia. Come affrontarla, come curarla” : Roberto Pagnanelli – 2009.
– “Mente inquieta” : Francesco Bottaccioli, Antonia Carosella – Ed. Tecniche Nuove – 2011.
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