9 Maggio 2024
Report dell'osservatorio Gimbe, Sardegna, Sanità

Brutto record per la Sardegna. Come riporta il “ Report dell’osservatorio Gimbe nella classifica regionale dei livelli essenziali di assistenza, l’isola più apprezzata per il turismo in Italia è all’ultimo posto per i Lea , ossia per i livelli essenziali di assistenza, che dovrebbero rappresentare la condizione minima di assistenza da erogare in tutta Italia nello stesso modo, e che invece continua a registrare profonde differenze.

In pratica in Sardegna non ci sarebbero neanche le condizioni minime di assistenza, ma l’Isola è in compagnia di molte altre regioni del Sud.

Differenze che sono dovute alla profonda crisi sanitaria italiana, con differenze sostanziali tra Nord e Sud.

Tra le prime 10 Regioni nella classifica relativa al decennio 2010-2019, nessuna è del Sud.

La regione Emilia Romagna è quella in cima alla classifica, poiché garantisce meglio l’assistenza ai suoi cittadini. All’ultimo posto c’è la Sardegna.

La lista delle Regioni secondo il report dell’osservatorio Gimbe

La regione migliore è l’Emilia Romagna.

L’Emilia Romagna riesce a garantire il 93,4% degli adempimenti da parte delle strutture del Servizio Sanitario Nazionale, mentre in coda spicca la Sardegna, che ne garantisce poco meno della metà, il 56,3% esattamente.
Tra le prime 10 Regioni anche Toscana (91,3%), Veneto (89,1), Piemonte (87,6), Lombardia (87,4), Umbria (85,9), Marche (84,1), Liguria (82,8), Friuli Venezia-Giulia (81,5) e Trento (78,8).
Agli ultimi 6 posti, oltre alla Sardegna, Bolzano (57,6), Campania (58,2), Calabria (59,9), Valle d’Aosta (63,8) e Puglia (67,5).

Dai dati del report dell’osservatorio Gimbe emerge che il 24,3% delle risorse assegnate nel periodo 2010-2019 non abbiano prodotto servizi per i cittadini, con un range tra le Regioni che varia dal 6,6% dell’Emilia-Romagna al 43,7% della Sardegna

Il Nuovo sistema di garanzia (Nsg), il metodo per il monitoraggio dell’adempimento ai Lea testato in via sperimentale per il 2019, considera adempienti le Regioni che raggiungono la sufficienza su tutte e tre le aree di assistenza: prevenzione collettiva, assistenza distrettuale e assistenza ospedaliera.
È quanto emerge dall’analisi della Fondazione Gimbe sugli adempimenti dei Livelli essenziali di assistenza in base ai dati del Report annuale pubblicato dal ministero della Salute sul “Monitoraggio dei Lea attraverso la cosiddetta Griglia lea”. 

Secondo il metodo per il monitoraggio dell’adempimento ai Lea (Livelli essenziali di assistenza), ben 6 Regioni risultano inadempienti: la Calabria non raggiunge il punteggio minimo in nessuna delle tre aree; la Provincia autonoma di Bolzano in due aree e Valle d’Aosta, Molise, Basilicata e Sicilia in una sola area.

Le Regioni inadempienti sono sottoposte ai Piani di rientro, strumento che prevede uno specifico affiancamento da parte del ministero della Salute, che può sfociare sino al commissariamento della Regione.
Non sono sottoposte alla verifica degli adempimenti Friuli Venezia-Giulia, Sardegna, Valle D’Aosta e le Province autonome di Trento e di Bolzano.

Come leggere i dati del report dell’osservatorio Gimbe

Una Regione viene considerata “adempiente” se il punteggio totale è ≥160 oppure compreso tra 140 e 160 e non viene rilevato nessun indicatore critico (punteggio<3).
Viceversa, una Regione è “inadempiente” se il punteggio è <140 o compreso tra 140 e 160 con almeno un indicatore critico.

Vengono riportate anche le Regioni e le Province autonome non sottoposte alla verifica adempimenti: Valle d’Aosta, Friuli Venezia-Giulia, Sardegna e le Province autonome di Trento e Bolzano.

report dell'osservatorio Gimbe

Con riferimento ai punteggi, risultano adempienti 17 Regioni. In dettaglio, 10 Regioni raggiungono un punteggio superiore a 200 (Veneto, Toscana, Emilia-Romagna, Lombardia, Marche, Umbria, Liguria, Friuli Venezia-Giulia, Abruzzo e Lazio); 7 Regioni (Puglia, Piemonte, Provincia autonoma di Trento, Sicilia, Basilicata, Campania e Valle d’Aosta) si collocano in un punteggio compreso tra 200 e 160, livello minimo accettabile.
La Provincia autonoma di Bolzano, il Molise, la Calabria e la Sardegna hanno un punteggio <160, indicativo di numerose criticità. Calabria, Sardegna e Province autonome di Bolzano e Trento risultano penalizzate anche dal mancato invio di alcuni flussi informativi obbligatori.

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