3 Maggio 2024
scandalo siringa universoss

Tempo fa era venuto alla luce lo scandalo siringhe, che consisteva nel fatto che il costo di una siringa era superiore al Sud rispetto al Nord.

Quando all’epoca appresi la notizia ero un po’ sconcertata, e mi chiedevo come fosse possibile fare speculazione su dei beni sanitari che sono di primaria importanza nella cura delle persone. Ma oltre a questo pensavo, che al Sud la situazione fosse molto critica. Infatti, se si misura il gap tra Nord e Sud in termini di povertà, si comprenderanno meglio le origini del “dualismo italiano” che troppo spesso si dimenticano.

Un po’ di storia dello scandalo siringhe

Le cose andarono cosi. Era il 2010, e il federalismo fiscale doveva raddrizzare l’albero storto della finanza pubblica attraverso costi e i fabbisogni standard.
L’allora Ministro notava che una siringa da 5 ml costava 5 centesimi in Sicilia ma solo 3 in Toscana.  

Si discuteva in Italia sulla assoluta necessità e urgenza di introdurre, nella spesa sanitaria di ogni regione, l’obbligo di rispettare un costo massimo (standard) per l’acquisto di apparecchiature, farmaci e materiali vari, con l’obiettivo di ridurre la spesa sanitaria nazionale, senza abbassare la qualità dei servizi. Il primo a lanciare l’idea è stato, nel 2010, l’allora Ministro del Tesoro, Giulio Tremonti, che fece l’esempio classico della siringa: quella da 5 ml costava 5 centesimi in Sicilia, ma solo 3 in Toscana. Con i costi standard e con il federalismo fiscale, assicurò Tremonti, i prezzi si sarebbero allineati, risparmiando miliardi. Ma a causa delle resistenze delle Regioni del Sud, e di non pochi parlamentari, non se ne fece nulla, né allora, né dopo finché fu approvata una nuova delibera nel 2016.

La legge che ci viene in aiuto per lo scandalo siringhe

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Proprio per risolvere la differenza di costo tra le siringhe nel Marzo 2016 , quando ormai nessuno ci pensava più, con la delibera n. 212 del 2 marzo 2016 l’Autorità nazionale anticorruzione ha risolto uno degli enigmi più famosi della finanza pubblica italiana: il costo standard della “siringa di Tremonti”.

Tremonti, oltre a parlare di siringhe senza rivolvere il problema, è colui che ha tagliato 3 miliardi alla sanità e 8 miliardi alla scuola; quello che ci ha portati a un centimetro dal default.

Ma non parliamo di questo ora, ma di Raffaele Cantone, commissario anticorruzione, che il 2 marzo 2016, nell’indifferenza generale, ha emanato la delibera n. 212, che finalmente poneva fine una volta per tutte al dilemma della siringa: d’ora in poi, quella da 5 ml, monouso, a tre pezzi e senza ago, dovrebbe costare in tutte le Regioni 2,73 centesimi, al netto di Iva. Con ago montato, il prezzo può salire a 3,07 centesimi, netto di Iva. Costi basati su un campione di 283 amministrazioni, da considerare come prezzi massimi: le Regioni e le Asl virtuose, precisa la direttiva Anac, sono libere di fare ancora meglio, spendendo addirittura meno.

Scandalo siringhe: i prezzi Anac sono molto utili

I prezzi Anac sono veri costi standard, anche se non ci si spinge al più basso dei prezzi rilevati. È la strada che si dovrebbe battere, perché sembra garantire una spesa più efficiente, incidendo dove è più probabile che si annidi la corruzione: le stime della delibera parlano di possibili risparmi dell’ordine del 15-20 per cento della spesa, se tutti i contratti con prezzi superiori si allineassero. 

Limiti della delibera Cantone sullo scandalo delle siringhe

La delibera di Cantone non riguarda tutte le voci della spesa sanitaria. Per ora, si concentra solo su siringhe, ovatta di cotone e cerotti, che costano pochi centesimi.

Già in passato l’Anac (Autorità anticorruzione) aveva provato a fissare dei prezzi standard per la sanità, ma alcune sentenze del Tar hanno annullato le sue delibere per le ragioni più disparate, a volte pretestuose. Per questo Cantone si è concentrato su pochi acquisti, per ricavarne un prezzo standard inattaccabile: nella sua circolare, oltre alle siringhe, sono censiti ben undici cerotti differenti, e tre specie di ovatta, con relative caratteristiche. Una performance che, per contrasto, la dice lunga sulla degenerazione burocratica del settore.

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Aghi e siringhe. Saranno gli infermieri a “decidere” quali comprare per il Ssn

Consip ha scelto tra i laureati del Servizio sanitario nazionale gli infermieri per questa categoria di presidi così come ad esempio alle apparecchiature diagnostiche penseranno medici e fisici sanitari, a quelle per la dialisi i nefrologi e ai dispositivi medici per le sale operatorie chirurghi e farmacisti ospedalieri. La selezione avverrà con un  censimento nazionale per individuare, tra i funzionari di aziende sanitarie pubbliche, candidati al ruolo di commissario, esperti in sanità, che posseggano precisi e individuati requisiti.

L’iniziativa, interessa aghi e delle siringhe di “uso comune”, rispettivamente l’85% dei consumi e il 70% del valore complessivo della categoria. La gara sarà suddivisa in più lotti, uno per ogni tipologia di ago o siringa (ad esempio: aghi ipodermici per siringa con dispositivo di sicurezza, aghi a farfalla  con dispositivo di sicurezza, siringhe con ago misure speciali con meccanismo di sicurezza, siringhe per insulina di sicurezza con ago termosaldato) e non riguarderà i prodotti più specialistici per la complessità di alcune pratiche cliniche.

Saranno gli infermieri nella veste di commissari esterni Consip a decidere sulle offerte della gara per aghi e siringhe a livello nazionale, il cui bando è stato pubblicato il 14 aprile dalla società per azioni del ministero dell’Economia che si occupa dei beni e servizi  nella Pubblica amministrazione. Ne dà notizia la Federazione Ipasvi.
 
La gara, del valore di circa 40 milioni in 2 anni, avrà un massimale di fornitura, cioè il quantitativo massimo di beni acquistabili in convenzione, di circa 500 milioni di “pezzi” e coprirà il 30-35% del fabbisogno annuo della PA. Obiettivo: razionalizzare la spesa e fermare l’esempio “horribilis” di cattiva gestione per cui una siringa costa oggi tra 3 e 26 centesimi da una Regione all’altra.

1 thought on “Scandalo siringhe! Costo Siringhe: come si è risolto?

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