5 Maggio 2024
L‟occhio è costituito dal globo oculare e da un insieme di strutture accessorie che comprendono la fascia del bulbo, i muscoli estrinseci, il corpo adiposo, le palpebre, la congiuntiva e l‟apparato lacrimale.

ANATOMIA DELL’OCCHIO

L’occhio è costituito dal globo oculare e da un insieme di strutture accessorie che comprendono la fascia del bulbo, i muscoli estrinseci, il corpo adiposo, le palpebre, la congiuntiva e l‟apparato lacrimale.
Nella descrizione del globo oculare sono punti di riferimento gli assi orbitale, ottico e visuale.
L’asse orbitale congiunge l‟apice e il centro della base dell`orbita.
L’asse ottico passa per i poli antero-posteriore del globo oculare. L’asse visuale è quello che collega l’area di maggior sensibilità della retina con l’oggetto della visione.
occhio

C’ose occhio?

L’occhio è un organo dalla forma sferoidale, alloggiato nella cavità orbitaria, protetto dalle palpebre e da altri annessi oculari.
La sua funzione è quella di captare le radiazioni luminose provenienti dal mondo esterno e di
trasformarle in impulsi nervosi che saranno utilizzati a scopi percettivi (visione) e riflessi.
Vi si considerano due poli, uno anteriore, al centro della cornea (che ne è il punto di maggior sporgenza, detto anche vertice), ed uno posteriore; un asse anatomico o asse ottico, che li congiunge, un equatore (circonferenza sul piano frontale, equidistante tra i due poli), che lo divide in due emisferi (o segmenti anteriore e posteriore) di dimensioni pressoché uguali.
Si considerano anche i meridiani: grandi cerchi passanti per i due poli; di questi i più importanti sono il meridiano orizzontale ed il meridiano verticale, che dividono l’occhio in quattro quadranti.
Come detto, l’asse anatomico, o asse geometrico, è la linea sagittale che congiunge i due poli; nella sua totalità prende il nome di asse esterno, mentre per asse interno se ne intende il segmento che decorre all’interno dell’occhio, fra la cornea e la retina.
Quest’ultimo prende anche il nome di asse ottico che, passando per il centro della pupilla (se
questa è centrata), incontra il punto nodale, che è il centro ottico dell’occhio, situato internamente al cristallino.
occhio
L’asse anatomico non coincide con l’asse visivo (o linea della visione), che congiunge un oggetto esterno, fissato con lo sguardo, con la fovea, passando per il punto nodale. La fovea, infatti, si trova spostata 4 mm lateralmente e 1 mm inferiormente rispetto al polo posteriore.
Anteriormente, l’occhio è in rapporto con le palpebre ed è coperto, fino al margine corneale, dalla congiuntiva che da queste si riflette sopra di esso. E’ accolto in una specie di capsula formata dalla fascia del bulbo o di Tenone, che arriva fino alla cornea e che si fissa, mediante una sua espansione, al margine orbitario.
L’occhio è separato dalla capsula mediante una fessura che ne rende possibile la mobilità.
Dietro la fascia si trova una massa di tessuto adiposo, il corpo adiposo dell’orbita, che contribuisce, insieme alla fascia ed alle sue dipendenze, a mantenere il bulbo in posizione e nel giusto grado di sporgenza.
occhio
Il bulbo oculare è costituito da tre membrane sovrapposte: membrane oculari, e da un contenuto: nucleo del bulbo oculare. La membrana più superficiale è la tonaca fibrosa, che in un piccolo segmento anteriore, a contorno circolare, è trasparente e prende il nome di cornea; nella rimanente parte è opaca e si chiama sclera o sclerotica;
Le due zone sono separate da un solco anulare superficiale: il solco della sclera, sito a livello del sesto anteriore dell’occhio.
All’interno della tonaca fibrosa è applicata la tonaca vascolare, ricca di vasi sanguigni e di pigmento scuro, e contenente elementi muscolari lisci. Questa, nella parte posteriore, la più estesa, ha una disposizione semplice e regolare e prende il nome di coroide; anteriormente ha una struttura più complicata e forma, unendosi alla retina, il corpo ciliare e, più avanti, l’iride.

C’ose l’iride dell’occhio?

L’iride è un diaframma con un forame centrale circolare, la pupilla, posta posteriormente ed a una certa distanza dalla cornea; la sua funzione è quella di regolare la quantità di luce
che entra nell’occhio.
La più profonda delle tre membrane, la retina, è di natura nervosa e da essa origina il nervo ottico. La sua faccia posteriore, la più estesa, è disposta regolarmente sulla faccia profonda della coroide e prende il nome di parte ottica della retina, essendo responsabile della funzione visiva.
La parte anteriore, invece, non contiene elementi di natura nervosa, non partecipa alla formazione del nervo ottico e prende il nome di parte cieca della retina. Aderisce alla faccia profonda del corpo ciliare e dell’iride e concorre alla formazione di questi organi, distinguendosi in parte ciliare e parte iridea. Le due parti sono separate da un avvallamento, noto come ora
serrata.
All’interno del globo oculare, fra la cornea e l’iride, si trova uno spazio, camera anteriore, riempito di un liquido incolore, trasparente e fluido come l’acqua, che prende il nome di umor acqueo.
Posteriormente alla camera anteriore, dietro l’iride e la pupilla, si trova il cristallino ( o lente cristallina o semplicemente lente): un corpo trasparente e biconvesso connesso, per mezzo di un particolare apparato di sospensione, la zonula ciliare, con la regione ciliare.
Tra l’iride, il corpo ciliare ed il cristallino è compreso uno spazio anulare, la camera posteriore, comunicante con la camera anteriore lungo il margine della pupilla, ripiena anch’essa dello stesso umor acqueo. Il rimanente, ampio spazio del bulbo oculare, limitato dal cristallino col suo apparato sospensore e dalla retina, è occupato dal corpo vitreo, formato da sostanza di consistenza gelatinosa, incolore e trasparente.
Cornea, umor acqueo, cristallino e corpo vitreo costituiscono i mezzi diottrici (o sistema o apparato diottrico) dell’occhio, che può essere considerato come una lente convergente dotata di un notevole potere refrattivo: circa 60 diottrie.
Il centro ottico viene a trovarsi a circa 7 mm dalla cornea, mentre il punto dove convergono i raggi luminosi paralleli (fovea), si trova a 24 mm dalla cornea.
occhio
In un occhio perfettamente conformato ed a riposo (con l’apparato di accomodazione inattivo), la lunghezza dell’asse ottico ed il potere di refrazione dell’apparato diottrico sono tali che gli oggetti posti a distanza infinita proiettano nettamente la loro immagine nella parte ottica della retina: in queste condizioni, l’occhio si dice emmetrope.

Diametropie, ipermetropia e miopia dell’occhio

Quando non esiste un giusto rapporto fra potere refrattivo e lunghezza dell’asse ottico si parla diametropie: ipermetropia quando l’immagine si forma dietro la retina e miopia quando l’immagine si forma davanti alla retina

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