2 Maggio 2024
cervello
Cervello. Fisiologia della funzione motoria. Fondamentalmente, il cervelletto aiuta a coordinare le attività motorie e ad effettuare gli aggiustamenti correttivi di queste attività. Inoltre, interviene nella regolazione della postura e dell’equilibrio.

Cervello. Fisiologia della funzione motoria

Fisiologia della funzione motoria Sistema piramidale I neuroni dello strato corticale V della corteccia motoria primaria (area 4 di Brodmann) utilizzano i propri assoni per formare il primo tratto del sistema piramidale che è composto da due neuroni motori: il primo motoneurone, che si origina nella corteccia e le cui fibre discendono attraverso la capsula interna, fino al corno grigio anteriore del midollo o sino i nuclei motori dei nervi cranici rispettivamente, ove ha sede il secondo motoneurone la cui fibra nervosa, attraverso radici e nervi, si va a porre in sinapsi (giunzione neuro-muscolare) con la fibra muscolare.

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• Fascio genicolato. Si occupa del controllo volontario della muscolatura innervata dai nervi cranici.

• Fascio corticospinale. Possono differenziarsi due fasci a partire dal bulbo: – Fascio corticospinale laterale (FCSL). È incrociato e scorre attraverso il cordone laterale del midollo. – Fascio corticospinale anteriore o ventrale (FCSV). E’ ipsilaterale e discende attraverso il cordone anteriore. Innerva la muscolatura assiale.

Fisiologia della placca motrice L’acetilcolina è il neurotrasmettitore impiegato nella placca motrice della giunzione neuromuscolare, dal momento che questa è un modello di sinapsi chimica.

L’acetilcolina cosa fa al cervello?

L’acetilcolina si sintetizza nelle vescicole terminali presinaptiche del secondo motoneurone, si libera nello spazio intersinaptico e va a collocarsi sui recettori postsinaptici della placca motoria del muscolo .

Quando il potenziale di azione riverberato dal secondo motoneurone percorre l’assone e raggiunge la terminazione presinaptica, la depolarizza e si aprono canali di calcio voltaggio dipendenti. Il calcio attrae vescicole di acetilcolina e provoca la sua esocitosi.

L’acetilcolina si unisce ai suoi recettori, situati nella membrana muscolare sottostante alla terminazione assonica, aprendone i canali ionici. Dopo l’apertura dei canali, si determina un ingresso massiccio di sodio favorito del gradiente (all’interno della membrana muscolare, il potenziale è di circa -80 mV).

In questo modo, si ha una inversione locale del potenziale (passa da -80 a +60 mV), che è il potenziale di placca motrice, che si trasmette alla fi bra muscolare generando un potenziale di azione muscolare e la contrazione muscolare. L’acetilcolina scompare velocemente dalla fessura sinaptica per la presenza dell’enzima acetilcolinesterasi.

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Entrambi formano parte della via motoria indiretta.

Fondamentalmente, il cervelletto aiuta a coordinare le attività motorie e ad effettuare gli aggiustamenti correttivi di queste attività. Inoltre, interviene nella regolazione della postura e dell’equilibrio.

I gangli basali, a loro volta, contribuiscono a pianificare e a regolare i processi complessi del movimento muscolare, attraverso il controllo del tono muscolare e dell’intensità relativa, della direzione e della sequenza dei movimenti necessarie.

Cervello. Fisiologia della funzione motoria
Alterazioni motorie

Quantificazione del deficit della forza muscolare

La lesione del primo motoneurone del fascio piramidale, può avere una fase iniziale chiamata fase di “shock midollare” nella quale sono presenti segni analoghi a quelli della lesione del secondo motoneurone, però quando il danno si stabilizza, il paziente avrà clinicamente i segni tipici del danno del primo.

Altre alterazioni della funzione motoria, come i disturbi extrapiramidali, le crisi comiziali motorie, i problemi di coordinazione, così come l’atassia e l’aprassia o il disturbo non paralitico del movimento saranno trattati più avanti.

Cervello. Le paralisi

Le paralisi possono derivare da:
• Lesioni della via piramidale (primo motoneurone).
– Corteccia e capsula interna: emiparesi facio-brachio-crurale controlaterale
alla lesione.
– Tronco encefalico: emiparesi controlaterale con deficit dei nervi
cranici ipsilaterali.

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