2 Maggio 2024
Le alterazioni delle funzioni superiori conseguono a danni della sostanza grigia corticale

ALTERAZIONI DELLE FUNZIONI SUPERIORI DEL CERVELLLO

Alterazioni delle funzioni superiori

Le alterazioni delle funzioni superiori sono danni della sostanza grigia CORTICALE

Danni al cervello. CERVELLO
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Ecco alcuni danni al cervello che riguardano i disturbi del linguaggio.

I disturbi del linguaggio sono i seguenti:

  • Disartria. È un disturbo specifico dell’articolazione del linguaggio dove le basi dello stesso (grammatica, comprensione e scelta della parola) restano intatte. La disartria è causata da un danno al cervello in particolare del sistema nervoso centrale o periferico.

 

  • Afasia. È una perdita o compromissione del linguaggio causato da un danno al cervello, con integrità delle strutture neuromuscolari che producono lo stesso. Consegue a lesioni nell’emisfero dominante, che è il sinistro nel 99% dei destrimani e nei mancini può essere il sinistro, il destro o a dominanza bilaterale.

Danni al cervello. i 5 tipi di Afasia

Esistono cinque tipi di afasia, che possono differire secondo le caratteristiche di influenza, comprensione, denominazione e ripetizione

CERVELLO
area di broca

. Diagnosi differenziale delle afasie.

Danni al cervello. Afasia De Broca

I pazienti con afasia de Broca presentano incapacità di emettere il linguaggio, con comprensione conservata. Si produce per lesione nell’area di Broca nel lobo frontale dominante (area 44 e/o 45 di Brodmann o nerviopercolare o triangolare.)

Danni al cervello. L’afasia di Wernicke

L’afasia di Wernicke si produce per lesioni nell’area di Wernicke o parte posteriore della circonvoluzione temporale superiore o giro sopramarginale.

I pazienti non comprendono e, a loro volta, presentano un aumento della fluenza, tra cui verborrea, con innumerevoli parafasie.

Non si rendono bene conto del loro problema di linguaggio. L’afasia di conduzione può esserci a seguito di lesioni del fascicolo arcuato, ma anche in svariate lesioni posteriori.

La comprensione rimane conservata, però il paziente presenta difficoltà nella denominazione e ripetizione, con linguaggio fluente e innumerevoli parafasie .

 Le afasie transcorticale motoria o sensitiva

Le afasie transcorticale motoria o sensitiva presentano le stesse caratteristiche delle afasie motoria o sensitiva corrispondenti, però si caratterizzano per la conservazione della capacità di ripetizione. Si producono a seguito di infarti estesi nelle zone di vascolarizzazione frontale delle grandi arterie cerebrali.

Danni al cervello. L‘afasia globale

L‘afasia globale è la forma più grave e frequente di afasia, a seguito di grandi lesioni nelle aree anteriori e posteriori del linguaggio. La prognosi di recupero è sfavorevole.

Danni al cervello. L’ agnosia

L’agnosia è l’incapacità di riconoscere uno stimolo visivo, tattile o uditivo quando non esiste alterazione nella comprensione né problemi nelle aree di sensibilità primaria, sensoriali o uditive. Riflettono un problema a livello corticale.

  • Danno al cervello l’agnosia visiva (lesioni delle aree di associazione visive):
  1. Prosopoagnosia. Incapacità di riconoscere volti umani precedentemente conosciuti o apprenderne di nuovi. 
  2. Simultagnosia. Incapacità di percepire due stimoli visivi in maniera simultanea

 

  • Agnosia tattile (lesione parietale controlaterale):

 

  1. Astereognosia. Incapacità di riconoscere al tatto un oggetto con gli occhi chiusi, nonostante si descrivano le sue caratteristiche elementari.
  2. Atopognosia. Impossibilità di localizzare uno stimolo tattile.
  3. Agrafoestesia. Incapacità di riconoscere una determinata figura tracciata sulla superficie corporale.

 

  • Altre (lesioni parietali non dominanti):
  1. Asomatognosia. Mancanza di riconoscimento delle proprie parti del corpo.
  2. Anosognosia. Incapacità di riconoscere la propria malattia.
  3. Aprassia L’aprassia è l’incapacità di portare a termine operazioni conosciute a seguito di un ordine verbale o per imitazione in pazienti con una adeguata comprensione e senza deficit motori o sensoriali primari che interferiscano con lo sviluppo del movimento

 

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  • Aprassia ideomotoria. Incapacità di sviluppare un atto motorio precedentemente acquisito come risposta ad un ordine verbale. È la tipologia più comune di aprassia
  • Aprassia ideativa. Incapacità di portare a termine una sequenza ordinata di atti motori (es. accendere una sigaretta) per perdita del pro- 3 Neurologia e neurochirurgia 01 gramma mentale di atti complessi, pur essendo in grado di realizzare ciascun atto separatamente e correttamente.
  • Aprassia costruttiva. Incapacità di disegnare o costruire figure semplici.
  • Aprassia dell’abbigliamento. Incapacità di vestirsi correttamente quando vengono consegnate i diversi capi dell’abbigliamento.
  • Aprassia della marcia. Incapacità di iniziare la deambulazione in posizione eretta a seguito della perdita dei programmi motori acquisiti per camminare, mantenendo la capacità motoria in decubito. Caratteristicamente, si riscontra nella idrocefalia normotensiva (insieme ad incontinenza urinaria e demenza) e in lesioni frontali bilaterali.
  • Aprassia bucolinguofacciale. Incapacità di aprire o chiudere la bocca o gli occhi quando viene richiesto dall’esaminatore, nonostante lo si possa fare spontaneamente.

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